Incluse le vette

Il 25 febbraio p.v. si terrà a Palazzo Marino, in Piazza Scala a Milano, l’incontro “Incluse le vette”, convegno che fa parte degli eventi del sesto Forum delle Politiche Sociali, organizzato dal 23 febbraio al 2 marzo dall’Assessorato Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. La giornata vedrà la parteciapazione, come relatori , di Nicla Diomede e Laura Posani del Comitato organizzatore del Premio Marcello Meroni. Questo il programma:

 

I relatori a Palazzo Marino

Ore 8.45. Introduzione di Pierfrancesco Majorino (Assessore Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano).

Ore 9.15 Renato Aggio (Presidente CAI Lombardia): LA MONTAGNA AIUTA. Introduzione al convegno


Ore 9.30 Luigi Festi (Chirurgia Toracica Ospedale di Varese; Presidente Commissione Medica Centrale CAI): MONTAGNATERAPIA: COSI’ CONOSCIUTA, COSI’ SCONOSCIUTA. In questi anni di incremento della frequentazione alpina, si assiste ad un processo di coinvolgimento e inclusione delle persone affette da disabilità fisiche e psichiche, presentando la montagna come luogo ideale di superamento delle difficoltà; come ambiente in grado di curare e trattare: la montagna come medicina. Nell’alpinismo “normale” la Medicina è invece spesso supporto alla prestazione fisica, in grado di rendere possibile il raggiungimento della vetta. La Medicina che consente di raggiungere la “vetta” attraverso la montagna, e la “vetta” che diventa alla portata di molti, se non di tutti, con la Medicina.

Ore 9.50 Gian Luca Giovanardi (Presidente CAI Sezione di Parma): ANCHE IL MARE E’ FATTO DI GOCCE. Il CAI di Parma svolge dal 2010 attività di montagnaterapia rivolta ad adulti con disturbi psichici. L’attività si è sviluppata dal 2012 con un rapporto convenzionale con la locale AUSL, rivolgendosi anche a ragazzi con dipendenza da sostanze e, dal 2017, con un lavoro sperimentale rivolto ad adolescenti. Dal 2016 è stato attivato un progetto sperimentale di montagnaterapia per disabili fisici (adulti con esiti da trauma cranico o ictus) con un protocollo d’intesa con un centro riabilitativo privato accreditato con il SSN.

Ore 10.10 Adriano Nosari (Co-fondatore della Commissione per l’impegno sociale del CAI Bergamo): LA SOLIDARIETA’ NELLA SEZIONE CAI DI BERGAMO. La “Commissione per l’impegno sociale” del CAI di Bergamo, dal 1993 si impegna ad aiutare le persone “dimenticate” che vivono in montagna, oltre a fornire accompagnamento dei diversamente abili in montagna. Nel corso della sua attività, la Sezione e poi la Commissione hanno costruito una scuola, una casa, contribuito a edificare un asilo ed un centro di accoglienza, fornito attrezzature a presidi medici, riselciato strade in frazioni sperdute frequentate da disabili, offerto formazione e orientamento al lavoro, ristrutturato e adattato alle esigenze dei disabili il Rifugio Alpe Corte in Val Seriana ed altro ancora.

0re 10.30 Beppe Guzzeloni (Istruttore di alpinismo di Alpiteam, educatore professionale): L’ESPERIENZA DI ALPITEAM. Alpiteam, Scuola di Alpinismo Lombarda del Club Alpino Italiano nata nel 1986, programma e gestisce corsi di alpinismo per la Comunità Terapeutica Arca di Como, propone a persone con problematiche di dipendenza patologica, un’opportunità di “rivisitazione di sé” andando in montagna, tentando di far vivere l’alpinismo non come eccesso, ma come accettazione del limite. Giuseppe Masera, il medico che si prende cura in montagna dei ragazzi guariti dalla leucemia, riceve nel 2015 a Milano il Premio Meroni.

Ore 10.50 Amedeo Parente (Responsabile Gruppo LH CAI Lazio e Presidente CAI Colleferro): IL CAI LAZIO: SENTIERI E ITINERARI PER DISABILI. E’ stata realizzata una rete di sentieri H nel Lazio, percorribili da persone con disabilità, con l’aiuto di accompagnatori appositamente addestrati.16 itinerari di montagna nella regione, facilmente accessibili dalle arterie stradali e sistemati adattando sentieri esistenti, in modo da poter essere percorsi con carrozzelle speciali (sentieri LH) e da utenti non vedenti (LHT) con corrimani e tabelle braille.

Ore 11.10 Rosanna Lupieri (Vicepresidente Comitato Maria Letizia Verga): A OGNUNO IL SUO EVEREST. Il progetto “A ognuno il suo Everest” è ideato e realizzato da più di 10 anni per iniziativa di Giuseppe Masera e del Comitato Maria Letizia Verga, con le Guide Alpine della Valle Camonica. Bambini che sono stati malati di leucemia affrontano un viaggio tra le montagne per ritrovare la gioia di vivere e rimettersi in cammino.

Ore 11.30 Silvio Calvi (Past President CAI Bergamo): TRAPIANTATI IN MONTAGNA: IL PROGRAMMA “A SPASSO CON LUISA”. Da due anni l’ASST Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la Commissione medica del CAI di Bergamo, con la supervisione del Coordinamento prelievo e trapianto di organi e tessuti, la collaborazione della Medicina dello sport, della Psicologia clinica e dei Centri trapianto di rene, fegato e cuore, promuove un programma mirato a ristabilire la confidenza del trapiantato nelle proprie risorse fisiche e a misurare con idonei test i possibili miglioramenti nelle condizioni fisiche e del benessere psicofisico.

Ore 12.10 Nicla Diomede (Coordinatrice del Comitato Organizzatore Premio Meroni) e Laura Posani (Presidente Società Escursionisti Milanesi CAI): IL PREMIO MARCELLO MERONI. Il riconoscimento, nato nel 2008, è attribuito alle persone, o gruppi di persone, che si sono particolarmente prodigate, con discrezione, dedizione e in modo volontaristico, per la difesa e la promozione della montagna nel campo dell’ambiente, della cultura, dell’alpinismo e della solidarietà/impegno sociale. Nel corso delle scorse nove edizioni, il premio ha visto tra i suoi protagonisti tanti premiati che con impegno ed entusiasmo hanno portato avanti iniziative meritevoli in ambito sociale e solidale.Ore 11.50 Elena Biagini (Educatrice dell’associazione alM e coordinatrice di Quartieri in Quota) e Luisa Ruberl (Consigliere CAI Milano): MONTAGNA: MAESTRA DI VITA. “Quartieri in Quota” è un progetto che nasce nel 2015 dall’incontro di tre associazioni, già operative sul territorio milanese: Quartieri Tranquilli, ALM (Attraverso La Montagna), Club Alpino Italiano. Sulla base di una consolidata esperienza con i giovani, il progetto propone alle scuole e alle realtà che operano nel sociale, progetti educativi che aiutano a scoprire e vivere la montagna. Da una stretta collaborazione tra professionisti, volontari competenti e istituzioni delle zone sono nati e nascono programmi di aggregazione e crescita personale di giovani che vivono problemi di emarginazione.

Ore 12.30 Renato Aggio: conclusione del Convegno.

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