2014: documento conclusivo VII edizione

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


2014 – VII edizione del Premio Marcello Meroni

2014 premiazione vincitore Premio Marcello MeroniIl 28 novembre 2014 si è svolta la cerimonia di consegna del Premio “Marcello Meroni o più esattamente dei premi, nella nuova veste prevista dalla nuova edizione del bando: quattro per ciascuna categoria, ambiente, alpinismoculturasolidarietà, a cui si sono aggiunti una menzione speciale e il premio del pubblico presente al Centro Culturale Rosetum di Milano.

Il Premio Meroni è riservato alle persone che si sono particolarmente prodigate, con discrezione e dedizione, per la difesa e la promozione della montagna nel campo dell’ambiente, della cultura, dell’alpinismo e della solidarietà.

Nel cerimoniale della premiazione, condotta con brio e misura dal giornalista Maurizio Bono, caporedattore responsabile del supplemento “D” del quotidiano La Repubblica, con la collaborazione di Nicla Diomede che del premio è animatrice infaticabile, dopo i saluti di Laura Posani, presidente della storica Società Escursionisti Milanesi, era previsto che sfilassero questi “cavalieri della montagna”, ciascuno con un corredo di dispositive e filmati orchestrati sul grande schermo da Claudio Bisin che ha curato la regia della serata.

Ma veniamo al resoconto della serata:

Nel quintetto dei laureati 2014, Franco Michieli, è stato premiato all’unanimità per le sue benemerenze nel campo della tutela ambientale, un impegno che va di pari passo con l’attività di esploratore e divulgatore. Nel presentarlo, l’amico Andrea Piccin ha sottolineato la meritata notorietà conquistata da Michieli per le molteplici iniziative (è anche garante internazionale di Mountain Wilderness) e per l’impegno di scrittore che gli ha di recente fruttato il prestigioso Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” per il libro “Huascaran 1993, verso l’alto,verso l’altro”.

Franco Michieli, esploratore e alpinista che ha sempre affrontato le proprie “avventure” in maniera essenziale e naturale, impegnandosi nel corso degli anni con associazioni quali Mountain Wilderness e Operazione Mato Grosso e diventando noto nell’ambiente per il rifiuto di qualsiasi tipo di offerta di sponsorizzazione. Come riportato dalla motivazione della giuria “La sua ricerca e promozione di un “alpinismo naturale non è frutto di un approccio ideologico al naturalismo, ma piuttosto della consapevolezza, dimostrata dalla propria esperienza e da quella di quanti lo hanno accompagnato in molte avventure, che l’uomo ha ancora dentro se la sensibilità e la capacità, quasi animale, per muoversi negli ambienti selvaggi lasciando “tracce lievi”, che permettano ad altri di percorrere gli stessi passi nelle stesse condizioni di naturalità.”

Nicoletta Gatteschi, vincitrice per la categoria “cultura”, ha raccontato poi la sua esperienza di coordinatrice a Biella del Gruppo Alpinistico Scolastico (GAS), esempio di virtuoso rapporto tra il mondo della scuola e il Club Alpino Italiano. E’ stata presentata da Giuseppe Paschetto che si è rammaricato del fatto, piuttosto inconcepibile ma abbastanza scontato dati i tempi, che Nicoletta sia stata trasferita in una scuola di pianura vanificando così l’opera pazientemente svolta in tanti anni e in decine di escursioni con i ragazzi e con l’acquisizione, in affitto, di un casolare dove i suoi alunni hanno potuto migliorare le loro conoscenze dell’ambiente naturale. Come si legge nella motivazione questa iniziativa “ha consentito che i ragazzi del gruppo potessero partecipare in questi anni non solo ad appassionanti attività alpinistiche e escursionistiche andando ben al di là dei tradizionali tempi e spazi scolastici, ma aprissero in modo attivo i loro orizzonti verso la cooperazione internazionale riferita a scuole e villaggi di montagna di altri Paesi del mondo.”

Nel quintetto di premiati il varesino Oliviero Bellinzani è stato insignito per la categoria alpinismo. Da tempo Bellinzani affronta scalate di grande impegno nonostante l’handicap costituito dalla mancanza di una gamba dovuta a un incidente stradale. Problemi? In un video presentato in anteprima, Olivieri si destreggia con disinvoltura da primo di cordata con la sua compagna sui calcari dei Denti della Vecchia nel Canton Ticino. Nessun problema, apparentemente. L’alpinismo è parte integrante del suo modo di essere fin dalla più tenera infanzia e per nessuna ragione al mondo, nonostante l’handicap, Oliviero sarebbe disposto a rinunciarvi!

Nel corso della serata Oliviero Bellinzani ha ricevuto il calendario 2015 da parte del Club 4000 rappresentato dal vicepresidente Luca Calzone.

Il premio Meroni nella categoria Solidarietà è andato a Davide Vitale, ventitreenne milanese che vive in Bolivia organizzando trekking solidali per frenare l’esodo dalle cittadine d’alta quota.

Vitale è un ragazzo generoso.. Il suo sorriso è arrivato via satellite al Centro culturale Rosetum dall’altopiano di Penas in Bolivia, a circa 4000 metri di quota, dove ha scelto di vivere organizzando trekking solidali sulla Cordillera Real. Sono bastati quei pochi minuti in cui il giovane milanese Davide Vitale, classe 1991, ha raccontato della sua esperienza in Bolivia – dove fa parte dello staff del diocesano don Antonio Zavattarelli – per conquistare i tanti amici della montagna presenti in Sala e che lo hanno laureato vincitore del “Premio del Pubblico”.

A ritirare il premio in sua assenza c’era, esultante, Alessandra, la mamma di Davide che vive in Belgio con gli altri sei figli, mentre è toccato ad Alessandro Galluccio il compito di presentare Davide al pubblico sottolineando il valore della sua scelta di vita legata alla passione per l’alpinismo che è costata al premiato anche un incidente senza gravi conseguenze in quella specie di Tibet del Sud America dove imperversa il narcotraffico e gli indigeni rappresentano il 60% della popolazione.

Infine, il Museo della montagna di Bolzaneto ha ottenuto la menzione speciale, assegnata al curatore Salvatore Gargioni, presente alla premiazione, quale esempio d’inventiva, impegno e collaborazione tra i soci del Club Alpino Italiano.

A conclusione della sfilata seguita da un pubblico particolarmente coinvolto, parole di congratulazione sono state rivolte ai premiati e agli organizzatori dal presidente generale del Cai Umberto Martini, intervenuto con il consigliere centrale Paolo Valoti, che è stato in passato tra i candidati al Meroni, con il presidente del Trentofilmfestival Roberto De Martin e con Stefano Morosini, studioso di storia e dirigente della Sezione di Bergamo, autorevolmente in lizza quest’anno per la categoria “cultura”.

Altri candidati e premiati delle precedenti edizioni, sinceri amici del Premio Meroni, hanno voluto partecipare alla serata. Tra questi, graditi ospiti, Laura Aliprandi che vinse nel 2013 con il marito Giorgio, Oreste Ferré e Graziano Biancossi sceso dalla natia valle Antigorio dove da anni svolge attività di volontario per la gioventù della vallata dando vita allo sci club locale e contribuendo ad aprire al bouldering la vasta foresta che si stende ai piedi del monte Cistella.

Fonte: http://www.mountcity.it/

Il bando di concorso 2014