PREMIO MARCELLO MERONI
Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo
Soccorso Alpino e Speleologico Stazione Lecco
Profilo candidato:
Prima degli anni ’60 il soccorso in montagna era affidato ai singoli o ai gruppi alpinistici, come i Ragni di Lecco, le Guide Alpine ed i Volontari del C.A.I. Tuttavia, visti i tempi dilatati dei soccorsi e le tecniche pressoché inesistenti di movimentazione sanitaria, spesso le attività si riducevano ad un mero trasporto a valle delle salme tramite barelle improvvisate. Fu la necessità di trasformare questa disponibilità individuale in qualcosa che avesse una rilevanza sociale, a spingere Battista Corti ad impegnarsi fin dal ’62 per concretizzare quello che, a partire dal ’66, diventerà una vera e propria organizzazione territoriale del Soccorso Alpino: la Delegazione Lariana. Non fu sicuramente facile unire i differenti punti di vista delle varie componenti ma, grazie anche all’esperienza di personaggi del calibro di Riccardo Cassin, Annibale Zucchi, Dino Piazza, Tino Albani e altri esponenti di primo piano, le tecniche di soccorso si sono evolute fino a diventare un riferimento sul territorio nazionale. Nel ‘87, a seguito della tragedia aerea della Conca di Crezzo, si evidenziò la necessità di organizzare anche la struttura logistica per le emergenze; Daniele Chiappa e Gian Attilio Beltrami perseguirono quindi la realizzazione di un Centro Operativo a Lecco che fosse un riferimento per tutte le organizzazioni chiamate ad intervenire durante incidenti e calamità. Questo modello ha poi condotto Daniele Chiappa a ristrutturare il sistema 118 e, con l’ausilio del SAR di Linate, ad introdurre l’elisoccorso in montagna. Da allora a Lecco si sono susseguiti anni di instancabile dedizione che hanno portato il soccorso a sperimentare nuovi materiali e nuove tecniche, realizzando grazie a Daniele Chiappa e suo fratello Roberto una barella (chiamata appunto Barella Lecco) utilizzata tutt’ora a livello internazionale. Con l’aiuto del dottor Piatti si è anche introdotto un approccio empirico agli aspetti sanitari, svolgendo le varie manovre mediche direttamente in parete. Grazie a tutto questo lavoro, ancora oggi Lecco e la Delegazione Lariana in generale, svolgono un ruolo chiave nello sviluppo del soccorso, avendo anche contribuito in modo attivo all’introduzione degli interventi notturni con l’elicottero in zone impervie e facendo da capofila in un progetto pilota che li vede, unici sul territorio nazionale, abili ad effettuare manovre speciali in aree non recensite per il volo notturno. Attualmente la stazione di Lecco è composta da 35 volontari, tra cui alcune guide ed istruttori che si sono formati al seguito di alpinisti di primo piano, nomi di spicco di un passato ancora vivo.