2013: SIMONE SALVAGNIN – PREMIO DEL PUBBLICO

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


SIMONE SALVAGNIN

BIOGRAFIA

Simone SalvagninNato il 1 Settembre 1984 a Schio dove vive tuttora; ha studiato fisioterapia, massaggio, musica e musicoterapia. Grazie ad un’ infanzia passata tra i boschi all’aria aperta e a contatto con la natura, ha maturato una grande passione per la montagna e per tutti gli sport “alpini”: dallo sci alle lunghe escursioni, passando per il trekking, la corsa e l’arrampicata.
E’ cresciuto in un ambiente familiare dove i racconti di scalate e di viaggi particolari erano all’ordine del giorno. Prima della sua nascita, infatti, i suoi genitori avevano viaggiato in varie parti del mondo,molto nel deserto; lo zio, inoltre, è tutt’ora un alpinista della zona molto conosciuto. Intorno ai dieci anni gli è stata diagnosticata la retinite pigmentosa, malattia degenerativa dell’occhio, che lo ha portato progressivamente alla attuale quasi totale cecità. All’inizio suo padre ha cercato in tutti i modi di affiancarlo per dargli la possibilità di continuare a dedicarsi allo sport e alle escursioni. Pochi anni dopo, però, la sua morte e le conseguenti difficoltà economiche della famiglia hanno trasformato il suo desiderio di viaggiare in utopia. La musica e il suo amore per la montagna e lo sport comunque gli hanno restituito la voglia e la curiosità di viaggiare.
Pratica molti sport: dall’arrampicata al nuoto, dalla corsa in montagna alla mountain bike. La continua attività fisica lo fanno sentire vivo e pieno di energia positiva. Nonostante la sua malattia, non si è fermato davanti ai numerosi ostacoli e, da alcuni anni e a tutt’oggi, è atleta della nazionale italiana di arrampicata sportiva, medaglia d’oro di paracliming; argento nell’ultima gara di coppa del mondo a Londra. Da Gennaio 2013 è rappresentante degli atleti nella commissione internazionale paraclimb IFSC. Pratica agonisticamente: arrampicata, sci alpino e tandem mountain bike; si cimenta anche nel nuoto, corsa ed alpinismo.

MOTIVAZIONE DELLA CANDIDATURA

La motivazione della candidatura di Simone Salvagnin è legata al suo impegno come promotore ed organizzatore di eventi culturali legati alla musica e di eventi sportivi legati al mondo paralimpico; membro del comitato scientifico del progetto “Scie di passione” (scuola di sci alpino specializzata nello sport e disabilità http://www.sciedipassione.com/) il cui  scopo è di avviare allo sport  persone con disabilità, per dare a tutti la possibilità di vivere in modo autonomo la montagna e le attività sulla neve, promuovendo l’interazione e l’integrazione con normodotati.  Simone si è reso protagonista, promotore  e organizzatore delle spedizioni all’insegna dell’avventura estrema:

  • VERSODOVENONSO  2010  (2 occhi e 4 gambe)  (http://www.versodovenonso.com/) viaggio in tandem dall’Italia all’Uzbekistan in completa autonomia.
  • OJOS DEL SALADO PATAGONIA EXPEDITION 2012 (https://www.facebook.com/events/177498819073242) spedizione in Sud America che l’ha visto alternare l’alpinismo d’alta quota a lunghi e insidiosi percorsi in tandem fino alla Terra del fuoco.
  • BICI & RADICI: attraversata in tandem in Sud America dall’Atlantico (Brasile)  al Pacifico (Cile), riscoprendo le radici italiane dei nostri emigranti incontrandoli numerosi.

Simone è inquadrato nella categoria paraclimbing non vedente B2.

Ha vinto le medaglie d’oro e di bronzo ai mondiali di arrampicata sportiva ad Arco (TN) nel 2011. Riconferma le due medaglie  a Parigi  nel 2012.

Vince anche gli ultimi 3 campionati italiani di arrampicata sportiva. In novembre 2013 conferma nella sua categoria il I° posto nello speed a Città di Castello.

Guadagna l’argento mondiale a Londra nella gara di coppa del mondo nel settembre 2013.

“La fatica mi costringe a liberare la mente, è per me fondamentale quindi avere una continua attività fisica per non lasciar assopire gli altri sensi. Sotto sforzo i miei pensieri  mi appaiono più limpidi e riesco a concentrarmi molto meglio”; è una sorta di meditazione che mi aiuta a prendere più coscienza di me stesso nello spazio fino a riuscire a dimenticare completamente il mio limite. ” Simone è portavoce della carta dei diritti dei disabili ONU.  L’impegno  e la passione che continua a mostrare sono di stimolo e sprono a tutti e ben testimoniano  la capacità di “andare oltre il proprio limite; il limite quai sempre  è solo nella  propria testa. Per  fare  certe cose non è necessario essere ‘integri’. E’ sufficiente una vera passione!”

Lodevole è  la sua attività culturale e divulgativa per avviare e attrarre allo sport  le persone con disabilità