2009: documento conclusivo II edizione

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


2009 – II edizione del Premio Marcello Meroni

Una sala “Rosetum” incredibilmente gremita ha accolto, lo scorso 2 dicembre, la serata di assegnazione della II edizione del Premio “Marcello Meroni”.
Nove i candidati proposti: più del doppio dello scorso anno, a dimostrazione e testimonianza del fatto che questo evento si sta sempre più affermando e risulta oramai avviato lungo un cammino decisamente positivo.
Nove candidati, nove storie di vita, nove esempi positivi da conoscere e –perché no? – da seguire:

L’impeccabile regia dell’evento, da parte dei componenti del Comitato Promotore del Premio (Claudio Bisin, Dolores De Felice, Nicla Diomede, Giacomo Galli, Franco Meroni e Laura Posani) con il prezioso contributo di Sergio Confalonieri (componente CSC SEM) ha consentito di gestire al meglio una serata che per la sua complessità e la numerosità degli interventi si presentava davvero non semplice da realizzare.

Durante la serata di premiazione è stato proiettato un estratto della videointervista a Riky Felderer, vincitore 2009 del Premio Cassin, per aver portato a termine con successo, insieme a Matteo Della Bordella, Simone Pedeferri e Lorenzo Lanfranchi una spedizione in Groenlandia durante la quale sono state aperte 5 nuove prestigiose vie tra cui: “Qui, nell’universo – in ricordo di Marcello Meroni, 480 mt diff: VI; nessun materiale in via”.

Dalla voce di Roberto Serafin, caporedattore de “Lo Scarpone”, la lettura della motivazione della Giuria nella scelta del vincitoreVittorio Bedogni (Presidente della Scuola “Guido della Torre” del CAI Legnano e Rappresentante italiano CAI nella Safety Commission della UIAA), una vita al servizio della montagna, una grande passione ed una dedizione particolare nello studio di come migliorare le condizioni di sicurezza di chi la montagna la frequenta. Un vero mito.

Il pubblico e i suoi amici del CAI Legnano si sono stretti a lui per festeggiarlo: un signore serio, un po’ burbero e quasi commosso ha assistito, anche leggermente incredulo, a questa bella dimostrazione di apprezzamento e di affetto.
Una bella visione, non c’è che dire…

I bellissimi quadri donati in premio ai candidati sono preziose opere d’arte create dal noto artista e malgaro Gianluigi Rocca, professore di disegno all’Accademia di Brera il quale ha voluto esprimere una dedica al Premio.

Nei commenti colti fra il pubblico sono emersi chiaramente lo spirito e le motivazioni profonde del Premio che la SEM ha voluto dedicare al suo valente istruttore di alpinismo ed astrofisico scomparso un paio di anni fa: la bellezza e la gioia di scoprire l’esistenza di tante belle storie di persone positive, industriose ed umili.
Persone da conoscere, e da far conoscere.

Di fatto, un vero vincitore non c’è, al premio “M. Meroni”: tutti i candidati sono premiati, perché tutti meritano di essere valorizzati…come alpinisti, scienziati, divulgatori ma anche, e soprattutto, come uomini.

Ancora una volta, quindi, grazie, Marcello…