PREMIO MARCELLO MERONI
Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo
Il verbale della giuria
Marcella Fumagalli: vincitrice
Spesso il prezzo da pagare è alto, ma la presenza della donna in montagna è tra le migliori premesse perché le vallate delle Alpi continuino a vivere o, meglio, a non morire. E di questo impegno è testimone e protagonista in Val Chiavenna (Sondrio) Marcella Fumagalli, esemplare figura di montanara per libera scelta che la giuria del Premio Meroni ha voluto all’unanimità premiare sulla scorta di un curriculum davvero fuori del comune. Presidente della Sezione di Novate Mezzola del CAI dopo avere gestito per 15 anni la locanda dell’Associazione Amici di Val Codera, Marcella ha dato vita recentemente al collettivo “Sottanepoetiche”, punto d’incontro di tante mani che si cimentano in valle con la confezione del più classico degli indumenti femminili. Grande è anche il suo impegno nei confronti dei giovani e del territorio. Tra i progetti che più le stanno a cuore, come ha riferito a suo tempo il notiziario del CAI Lo Scarpone, c’è il Geoparco, ovvero la valorizzazione di aree geografiche della vallata di particolare rilevanza naturalistico-storica. Dopo avere frequentato l’Accademia di Brera a Milano, con estro e coraggio Marcella ha sposato l’arte e l’avventura dapprima scendendo a – 40 m di profondità nel Mar Rosso e ora frequentando la montagna anche in inverno con sci e pelli di foca. Ma la qualità della vita sta proprio, come dice lei, nel sapersi trasformare e apprezzare le nuove scoperte. Una filosofia da condividere e un importante pro-memoria per le generazioni che verranno.
Alpiteam: menzione speciale
Incontrare “gente normale”, accorgersi che il mondo è bello, godibile: in queste semplici parole è racchiuso il senso delle iniziative che impegnano istruttori di alpinismo del Club alpino e guide alpine nell’accompagnamento in montagna di ragazzi appartenenti all’area del “disagio” per problemi d’inserimento nella società.
Il valore di questo tipo d’iniziativa, che dalla fine degli anni Ottanta è riproposta dalla scuola di alpinismo del CAI “Alpiteam”, è venuto ad accrescersi mentre l’approccio alla montagna tende a omologarsi e talvolta a banalizzarsi per ragioni commerciali e consumistiche, ragioni che niente hanno a che vedere con un suo ragionevole sviluppo.
In questo contesto, la giuria del Premio Marcello Meroni ha deciso di assegnare un premio speciale ad “Alpiteam” augurandosi che il riconoscimento possa rappresentare una forte sollecitazione a continuare a sfruttare a fini sociali le attrattive di un ambiente davvero speciale che tanto ha contribuito nei secoli a plasmare il carattere di chi ci abita e ci vive.
A questi istruttori del Club Alpino Italiano, che con tanta dedizione e determinazione mantengono in vita questa encomiabile struttura, va anche, insieme con il premio, il ringraziamento per l’impegno e la tenacia mostrate negli anni nell’affrontare problemi come il ricambio degli istruttori, le precarietà legate al volontariato e la perenne difficoltà al reperimento dei fondi necessari. A loro va inoltre il nostro affettuoso augurio a mantenere intatta quell’energia necessaria a superare questa importante sfida.