2010: documento conclusivo III edizione

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


2010 – III edizione del Premio Marcello Meroni

Cinque uomini pregiati

Cinque uomini, cinque storie, cinque modi di andare in montagna.

Così si può riassumere la serata del Premio Marcello Meroni 2010, svoltasi il 29/11/2010 al Centro Culturale Rosetum dei Francescani di Milano.

La SEM (Società Escursionisti Milanesi e la sua Scuola d’alpinismo Silvio Saglio), la Scuola Regionale Lombarda di Alpinismo con il patrocinio del CRUSM dell’Università Statale di Milano hanno presentato alla platea attenta cinque belle persone, che hanno raccontato non solo le loro attività alpinistiche, ma soprattutto le loro esperienze umane.
Cinque modi di andare in montagna, o meglio cinque modi di stare in montagna, con passione, cultura, ironia, impegno nell’aiutare gli altri, che sono stati ritenuti meritevoli di un premio.
Tre montanari di nascita e due di adozione.

Tra i montanari di nascita i valtellinesi:

  • Beno (Enrico Benedetti) fondatore della rivista “Le Montagne divertenti”, con i suoi filmati ora ironici ora elegiaci,

  • il Bianco (Giancarlo Lenatti) sciatore estremo, con l’associazione “Per Bianco… e chi come lui” che aiuta le famiglie dei bambini affetti da malattie rare,

  • Marco Confortola, himalaista, con i suoi simpatici ragazzini di Valfurva impegnati nell’associazione senza scopo di lucro “Lo sport è vita”, nata per diffondere tra i più giovani l’amore per la montagna e il valore educativo dello sport.

Tra i montanari di adozione:

  • il saltellante Umberto Pellegrini della SEM, pioniere milanese dell’arrampicata libera e della meteorologia, scienza quasi esatta,

  • Enrico Volpe della F.A.L.C. con la sua attività di divulgazione della sicurezza sulla neve, tecnica da studiare e praticare.

Tutti accomunati dai valori ideali che hanno ispirato anche Marcello Meroni, alpinista e scienziato, e tutti premiati con gli acquarelli di Mercedes Dall’Aglio.

Durante la serata è intervenuto sul tema dell’etica in alpinismo il famoso fotografo e climber Riky Felderer, vincitore 2009 del Premio Cassin e apritore in Groenlandia della via “Qui, nell’universo – in ricordo di Marcello Meroni, 480 mt diff: VI; nessun materiale in via”.

Il primo dei premiati è stato Umberto Pellegriniper le meritorie iniziative di carattere scientifico, culturale e didattico in ambito alpinistico e soprattutto per l’instancabile opera svolta nel campo della prevenzione degli infortuni in montagna. Come a suo tempo Marcello, Umberto si è dimostrato capace di coniugare, in modo impeccabile, la propria professione con la passione per l’alpinismo, mettendo al servizio di neofiti ed esperti le proprie conoscenze nel campo della meteorologia.

In sala 300 persone, silenziose ed attente alla presentazione dei candidati, emozionate ed entusiaste alla premiazione.

Il primo dei premiati è però un primus inter pares. Come infatti ribadito nella motivazione della giuria “un vero vincitore non c’è al premio “Meroni”: tutti i candidati sono premiati perché meritano di essere valorizzati come alpinisti, scienziati, divulgatori, ma anche e soprattutto come uomini. Ancora una volta grazie, Marcello!”

Solidarietà per l’associazione “Per Bianco… e chi come lui”
La consegna dei fondi raccolti