2009: le motivazioni della giuria

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


Il verbale della giuria

A ricordo e testimonianza della passione per la montagna del generoso istruttore della Scuola di alpinismo e scialpinismo “Silvio Saglio”, la giuria del premio dedicato a Marcello Meroni identifica in Vittorio Bedogni, iscritto alla Sezione di Legnano del CAI dalla nascita (24 gennaio 1943), istruttore nazionale di alpinismo e di sci alpinismo, un degno vincitore della seconda edizione.

Fra nove candidati, tutti degni della massima considerazione, il premiato è sembrato emergere per le meritorie iniziative di carattere scientifico, culturale e didattico in ambito alpinistico e sopratutto per l’instancabile opera svolta nel campo della prevenzione degli infortuni in montagna, un settore nel quale il Club alpino impegna da sempre uomini e risorse.

Bedogni svolge un’attività encomiabile sia nella scuola regionale di scialpinismo sia nella Commissione lombarda materiali e tecniche nonchè nel rinomato Centro studi materiali e tecniche del Club alpino senza tralasciare la Scuola di alpinismo “Guido della Torre” che dirige da più di dieci anni.

Tra i più assidui collaboratori del progetto “Sicuri in montagna” attuato dapprima in Lombardia e quindi sul territoro nazionale dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e speleologico, è un encomiabile esempio di dedizione al Sodalizio e di impegno nella missione di trasmettere ai giovani quella passione che, supportata dalla competenza tecnica di alto livello, caratterizza i migliori istruttori.

Particolare degno di nota. Mettendo a frutto i suoi studi di ingegneria, Bedogni ha acquisito fama internazionale come autore e sviluppatore di un modello di calcolo per la simulazione, lo studio e la correlazione teorico-sperimentale, delle sollecitazioni generate agli ancoraggi dalla caduta in arrampicata. Non a caso, forte della sua esperienza, rappresenta il Club Alpino Italiano in seno all’UIAA (Union Internationale des Association d’Alpinisme), Safety Commission.

E’ infine coautore di alcuni capitoli del vol. 16 dei Manuali del Club Alpino Italiano, “Alpinismo su roccia” di recente pubblicazione: un’ennesima testimonianza della sua inesausta voglia di operare con determinazione a beneficio delle nuove generazioni che si affacciano sullo scenario magico e tentatore delle nostre montagne.