2018 – Candidato XI edizione: Fabrizio Pepini

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


Fabrizio Pepini

Profilo candidato:

Una mattina dell’estate 2011 la vita di Fabrizio Pepini, ristoratore a Bruxelles, cambiò improvvisamente. I medici gli diagnosticarono un raro tipo di linfoma non Hodgkin all’ultimo stadio, per l’esattezza un linfoma mantellare. Si parlava di una sopravvivenza media di 3-5 anni con recidive. Dopo le necessarie cure mediche, la chemio, la camera sterile, lui sceglie di iniziare una cammino-terapia, per rimettersi in gioco, per non arrendersi, per ostinarsi a vivere. Così Fabrizio si mette uno zaino in spalla e delle scarpe da trekking ai piedi, con la voglia di riattivare il meccanismo della guarigione. Emana un’autenticità, una positività e un entusiasmo contagiosi, nonostante il male sia ancora lì e garanzie per il futuro non ne abbia. Sa solo di sentirsi vivo. Il camminare, il passare ostacoli, la determinazione, sono i valori condivisi di chiunque, come lui, ama le montagne, e ne sa cogliere l’infinita energia.

Un docufilm realizzato lungo il percorso del Grande Anello dei Sibiliini, per raccontare il messaggio di Fabrizio Pepini, chef diventato camminatore per combattere un linfoma mantellare (malattia rara e incurabile che protetta alla morte ne giro di pochi anni): l’attività fisica ha rallentato la malattia in maniera importante, dando a Fabrizio speranza e gioia di vivere. Insieme a lui, Tullio Frau e Giancarlo Enna: Tullio è non vedente dall’età di 18 anni ma è inarrestabile, Giancarlo è il suo “sensore” per superare fondi sconnessi, discese, salite, torrenti. Un trio carico di umanità, che nella montagna trova la cura più efficace, e l’infinita gioia di vivere, ogni giorno al 100%. Video ideato e realizzato camminando da Tommaso Pini  per l’Associazione Camminare Guarisce.

Il potere terapeutico del camminare in montagna raccontato seguendo il trekking di diversi giorni sui Grande Anello dei Monti Sibilini. Un video profondo, che cattura gesti, sorrisi, parole schiette, sguardi che nascondono percorsi aspri. Un docufilm che racchiude anche diverse storie di disabilità curate e superate tra le montagne. Un’avventura tutta zaino in spalla e scarponi ai piedi per mostrare come è possibile superare col sorriso gli ostacoli della vita, camminando. Video ideato e realizzato da Tommaso Pini per l’Associazione Camminare Guarisce.

Così Fabrizio inizia il racconto della sua storia, di come, dopo aver scoperto di avere una malattia considerata incurabile, ha deciso di lottare, sottoponendosi alle cure mediche, ma, soprattutto, camminando. Negli ultimi quattro anni, ha percorso circa 17.000 km e attualmente sta progettando di camminare dalla Grecia fino a Gerusalemme. Nella sua visione del cammino, non c’è nulla di mistico, solo una grande saggezza, dettata dalla sua straordinaria esperienza di vita. La storia di Fabrizio è quella di un uomo che riesce a ribaltare in apertura ciò che sembrerebbe chiusura, a vedere la luce dove quasi tutti vedrebbero il buio, e a tramutare lo sconforto in speranza. La missione dell’associazione “Camminare guarisce” è far passare un messaggio estremamente positivo: di fronte a una malattia incurabile, Fabrizio non si è arreso, si è curato e, in condizioni estreme (poco dopo aver fatto un autotrapianto di midollo osseo, con le difese immunitarie bassissime), si è messo sul Cammino di Santiago. E’ arrivato fino in fondo, ha sentito un benessere psicologico e anche gli esami clinici non hanno segnalato peggioramenti. Si è convinto che camminare faccia bene. Da allora (2011), non appena può parte in cammino. Ha trovato il benessere, la pace, la serenità. Sente che sta vivendo al cento per cento, cosa che quando non era malato invece non faceva, dice che sopravviveva. Quindi ringrazia la malattia: è quella che lo ha costretto a cambiare vita. E’ arrivato così vicino alla morte da essere pienamente vivo, ha una positività che si irradia. Tommaso Pini nasce a Firenze nel 1973, dove risiede. Nel 2014, dopo aver pubblicato 150 servizi, ottiene l’iscrizione come pubblicista all’Ordine dei Giornalisti della Toscana. Da sempre amante della luce e sensibile all’armonia delle forme, si ritiene fortunato perché se “fai quello che ami non lavorerai un solo giorno” (Confucio). Dal 2003 è fotoreporter e videographer di turismo, specializzato in viaggi in moto e collabora con le principali testate di settore. Dal 2007 è fotografo di architettura, specializzato in Luxury Real Estate e collabora con prestigiose agenzie internazionali (Italia, NYC, UK). E’ coautore delle guide del Touring Club Italiano: L’Italia in Moto, L’Europa in Moto, Tracce-Toscana, Guida Verde di Pistoia e provincia. E’ coautore della collana Curve&Tornanti (n. 4-5-6). Nel 2007 è chiamato dalla Onlus Motoforpeace (Polizia di Stato/Carabinieri/Interpol) a documentare il motoraid umanitario Sudamericando, attraverso: Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Argentina. Nel 2007 replica con Africa nel Cuore, attraversando: Camerun, Nigeria, Niger, Burkina Faso, Mali e Senegal. Dal 2010 al 2011, insieme a Fabrizio Jelmini è opinionista di viaggio nella trasmissione televisiva Fuoriporta. Tra il 2015 e il 1207 realizza per Luca Bracali due documentari web, in Kenya e Svizzera. Nel 2014 percorre a piedi il Cammino di Santiago francese (800km) e nel 2016 l’Ente del Turismo della Galizia promuove la sua prima personale dal titolo Serendipity – i volti del Cammino, esposta a Torino (Biblioteca Nazionale), Milano (Mudec), Bologna (Sala Borsa) e Verona (Sala Birolli). Nel 2016 consegue il patentino ENAC come pilota di APR che lo abilità all’utilizzo di droni fino a 5kg per operazioni non critiche. Nel 2017 inizia la sua collaborazione  con Tour Operator di viaggio legati al mototurismo (Mongolia, 2017 – Patagonia, 2018). Gli anni passano, e la sua voglia di esplorare il mondo è sempre più vivace.