2017 – Candidato X edizione: Stefano Sibilla

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


Stefano Sibilla

BIOGRAFIA

Stefano Sibilla

Stefano Sibilla, ingegnere di  52 anni, nato e cresciuto a Torino, è sempre stato legato alla terra delle sue origini, Garessio, dove ha trascorso gran parte delle vacanze giovanili, portando con sé la conoscenza di questo territorio. Il suo percorso formativo di laureato in ingegneria elettrica presso il Politecnico di Torino lo ha condotto presto ad esperienze internazionali, conoscendo molte realtà estere di continenti diversi: il Cile, l’Iran, il Brasile, oltre a molte esperienze europee negli anni novanta, seguite dalle più recenti esperienze in Cina, Turchia e India.

Nel lavoro si occupa di pendolamento elettrico, apparati elettrici di diversi rotabili del campo ferroviario, occupandosi della direzione di apparati elettrici nell’ambito di progetti aziendali. Lavora presso la sede Alstom di Sesto San Giovanni dal 1993. Nel” tempo libero”, oltre che essere marito di Pilar e papà di Bertine, è fondatore e presidente del Comitato Treno Alpi Liguri, al fine di promuovere una mobilità sostenibile proprio nelle Alpi delle sue origini, conducendo ad una valorizzazione del territorio.

Nel lavoro si occupa di pendolamento elettrico, apparati elettrici di diversi rotabili del campo ferroviario, occupandosi della direzione di apparati elettrici nell’ambito di progetti aziendali. Lavora presso la sede Alstom di Sesto San Giovanni dal 1993. Nel” tempo libero”, oltre che essere marito di Pilar e papà di Bertine, è fondatore e presidente del Comitato Treno Alpi Liguri, al fine di promuovere una mobilità sostenibile proprio nelle Alpi delle sue origini, conducendo ad una valorizzazione del territorio.

Motivazioni candidatura riassunto:

Stefano Sibilla rappresenta ciò che l’ingegnere vuole essere nel vero senso etico della parola: una persona che mette a disposizione la sua competenza tecnica oltre che inventiva al fine di migliorare la vita quotidiana. Visitando Garessio, è scioccante vedere un centro con un passato di sede termale e di villeggiatura con un impianto urbano per 10mila posti letto, dove la ferrovia è stata chiusa al servizio commerciale e molti alberghi sono chiusi. Stefano propone quindi una linea di valico tra Albenga e Ceva che valorizzerebbe queste valli, ripopolandole, dando linfa al turismo sentieristico e allo stesso tempo porterebbe ad una mobilità di minor impatto sull’ambiente.

Motivazioni candidatura estesa:

Stefano Sibilla porta con sè un forte amore per il territorio montano delle sue origini, dove da sempre propone di portare un po’ di innovazione tecnica, abbinata alla valorizzazione della cultura e della tradizione. Rappresenta ciò che l’ingegnere vuole essere nel vero senso etico della parola: una persona che mette a disposizione la sua competenza tecnica, oltre che inventiva, al fine di migliorare la vita quotidiana. Come ingegnere appassionato di trasporti e iscritto al Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, era inevitabile che il suo “progetto di rinascita” per la Val Tanaro avesse come ingrediente fondamentale la ferrovia. Di qui, il progetto per una linea di valico tra Albenga, la sua importante piana agricola (dove è un’eccellenza nazionale la produzione di carciofi, basilico, olive e derivati, oltre alla floricultura), le valli ingaune coi loro centri ricchi di storia (come Zuccarello, importante centro del Marchesato dove nacque Ilaria Del Carretto, immortalata nel suo celebre monumento funebre di Jacopo della Quercia, posto nel Duomo di Lucca). Purtroppo, nel frattempo è intervenuta la chiusura al regolare traffico ferroviario commerciale della linea Ceva-Garessio-Ormea, che il comitato auspica possa al più presto riprendere. Si tratta di un elemento fondamentale per la valorizzazione della Val Tanaro.

In questo senso, Garessio sarebbe la stazione di nodo verso la Riviera.

Visitando Garessio, è sconcertante visitare un centro con un passato di sede termale e di villeggiatura con un impianto urbano sottoutilizzato, dove la ferrovia è stata chiusa al servizio commerciale e molti alberghi sono chiusi. Stefano propone una linea di valico del Colle di San Bernardo tra Albenga e Ceva che valorizzerebbe le realtà artigianali locali, dando linfa al turismo sentieristico, da accompagnare con le informazioni storiche e ripopolando quelle che secoli scorsi erano frequentatissime “vie del sale” destinate a portare merci tra il porto di Oneglia, la piana di Albenga e la pianura padana.

Stefano è un amante della montagna ed è stato iscritto dal 1993 al    2001  alla sezione CAI di Milano.

Le Alpi sono la più alta catena montuosa europea, con scenari maestosi che vanno dalle vette del Bianco e del Cervino della Vallée fino alle Dolomiti patrimonio dell’UNESCO e rappresentano un importante patrimonio naturale nella loro interezza: comprese queste vette (non altissime, se paragonate al Monte Bianco) delle Alpi Marittime, così vicine al Colle di Cadibona nei pressi di  Savona, dove incontrano la catena degli Appennini.

La passione per la montagna è rimasta molto viva e la sua passione per questo territorio mi ha convinto che è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su questa grande risorsa davanti ai nostri occhi, e per la quarta estate consecutiva Stefano ha aperto le porte del suo laboratorio nel centro storico di Garessio, a pochi passi dal municipio, dando vita a “Garexpo”, ossia la mostra dove villeggianti, visitatori e  residenti possono avvicinarsi a questi progetti.

Per la documentazione, il comitato si aggiorna costantemente sul divenire delle tecnologie in uso e sulla normativa in materia di Libri Bianchi dei Trasporti e altre indicazioni comunitarie europee, come anche altri progetti di sviluppo come la Convenzione delle Alpi.

Questi progetti sono stati presentati anche presso i convegni TRAM 2013 e TRAM 2017 presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, sempre a Roma, al convegno internazionale sui Trafori Alpini tenutosi  nell’ottobre 2015, per un dialogo con gli enti che è sempre in divenire e dove queste pubblicazioni danno visibilità al progetto.