2023: XV edizione del Premio Marcello Meroni

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo

Con Marcello il viaggio continua

Mi piace iniziare così il mio personale contributo per descrivere la mattina del 28 ottobre: XV edizione Premio Marcello Meroni, Sala Alessi, Milano.

Sala AlessiDon Luigi Ciotti sale sul palco per ricevere La Menzione Speciale della Giuria. La candidatura è ad opera di Anna e di Beppe, che gli dedica questa poesia.

Un incontroDon Ciotti
tempo fa!
Sguardi di stupore
silenzi che si risvegliano
parole sparse nell’aria //
E in un abbraccio di gratitudine
che libera il respiro
e scatena il verbo amare //
si aprono stanze
di preghiere rinchiuse
e sgorgano desideri
di salvare strascichi
di futuro //
Terra viva fatta
con le mani: le nostre

( di Beppe Guzzeloni )

Si sa il Premio Marcello Meroni viene assegnato ormai per tradizione a chi in ambito montano ha operato nel sociale o alpinistico o ambientale o culturale, in modo volontaristico e, facendo questo, ha fatto la differenza, ha stimolato un cambio di passo o una riflessione o una crescita in chi, proprio per questo, decide di candidare proprio quella persona.
Targhe premiati 2023

E come Beppe ed Anna, pur conoscendo da anni molto bene l’impegno di Don CiottiDon Ciotti nel sociale, anch’io ho avuto una scossa sentendolo parlare quella mattina all’Alpe Devero parlare dell’impegno verso l’ambiente, impegno che non può non andare di pari passo con l’impegno verso l’altro, stimolo a vivere il nostro passaggio su questa terra con passione e desiderio di “fare bene”.

ComiLa Menzione è stata preceduta dal Premio per la Cultura che è stato riconosciuto a Michele Comi, altra figura speciale, una Guida fuori dagli schemi, una persona che ti accompagna sulle pareti ed insieme ti fa scendere dentro te stesso per interrogarti e darti delle risposte.

Annamaria Gremmo, donna appassionata, impegnata e coraggiosa ha invece ricevuto il riconoscimento per l’Ambiente. Dopo l’intervento di Don Ciotti sulla transizione ecologica, il testimone è passato senza soluzione di continuo proprio a lei, paladina e capo fila della lotta per difendere il Vallone delle Cime Bianche in Val d’Ayas minacciato dalla scelleratezza degli Amministratori regionali, in accordo con i privati, che intendono sfruttare il territorio costruendo i soliti devastanti piloni per lo sport invernale.

Per l’Alpinismo sono stati premiati ex equo Fabrizio Miori e Dario Eynard. Fabrizio uomo che per oltre quarant’anni ha rinnovato il proprio impegno con costanza nel trasmettere la passione ed il rispetto per la montagna, ha ricoperto e ricopre in ambito CAI ogni ruolo declinato tra alpinismo, escursionismo, alpinismo giovanile ...accompagnando, insegnando ma soprattutto entusiasmando sempre ed entusiasmandosi.

EynardDario giovanissimo, rispetto a Fabrizio è solo all’inizio, ma ha vissuto già esperienze profonde ed inedite. Il suo sentire è cristallino, il suo pensiero limpido ti investe come una nuova aria fresca portatrice di promesse verso un vivere la montagna come il giusto setting per crescere e capire.

Giancarlo SardiniCon Giancarlo Sardini si è consegnato l’ultimo riconoscimento, il suo non poteva essere altro che il Premio per il Sociale: ha lavorato per oltre quaranta anni al progetto Operazione Mato Grosso, realizzato da Don Censi a partire della fine degli anni Sessanta. Con il suo impegno ha contribuito a rendere questa incredibile realtà una scommessa vinta: dare alla popolazione andina una speranza di futuro con un progetto di sviluppo sostenibile. I laboratori di manufatti tessili, i laboratori di artigianato del legno, la scuola per diventare guide, e tanto altro ancora hanno permesso a queste genti poverissime pur abitando in una terra magnifica, di restare, vivere e svilupparsi.

L’edizione di quest’anno ha voluto dare spazio anche alle presentazioni delle altre nomination, tutte storie bellissime e degne di attenzione. Invitati a presentare la loro attività alcuni hanno raccolto l’invito: Luca Bonomelli con la sua produzione scritta per far conoscere ed invitare alla scoperta del territorio naturale del bresciano; Vincenzo Acri con la pluriennale promozione di un turismo lento e rispettoso che si avvale dell’ospitalità diffusa in piccole realtà in estinzione, una su tutte l’Aspromonte; Aldo Faleri architetto e docente del Politecnico che facendo conoscere la fragilità della biodiversità alpina ,suggerisce una produzione di artefatti sempre riciclabili e non lesivi dell’ambiente.
A conclusione della mattinata sono saliti sul palco gli amici della Targa d’Argento di solidarietà alpina di Pinzolo, gemellati con il Premio Marcello Meroni. Hanno raccontato gli oltre 50 anni di vita del premio e di vite incrociate, premiate, riconosciute e indicate come esempi da condividere e perseguire. Quale figura emblematica hanno voluto raccontare del loro concittadino Pio Ferrari detto Fracàss che con la sua famiglia, ben rappresenta i valori e la storia delle genti della Val Rendena, generazioni segnate dalle fatiche, dall’impegno e dallo spirito di comunità con anche la capacità di trasformazione dalla civiltà contadina a quella attuale.

Il Premio Meroni è un grande appuntamento che si rinnova ogni anno per raccontare storie di donne e uomini normali ma eccezionali.

by Laura Posani
Comitato Organizzatore del Premio Marcello Meroni

chi era Marcello Meroni