2017: Camillo Della Vedova – Sezione Alpinismo

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


Camillo Della Vedova

BIOGRAFIA

Camillo Della VedovaCamillo Della Vedova, nato a Tirano il 14 febbraio 1946, si è avvicinato alla montagna verso i trent’anni, ha subito frequentato i corsi di alpinismo e sci-alpinismo organizzati dalla Sezione Valtellinese del Club Alpino Italiano, divenendo ben presto, superati gli esami finali, Istruttore Regionale di Alpinismo.  Dal 1983 partecipa in qualità di istruttore e direttore ai corsi della scuola di alpinismo e sci alpinismo della Provincia di Sondrio Luigi Bombardieri.  Attività svolta nell’ambito della Sezione Valtellinese del Club Alpino Italiano:

  • Istruttore Regionale di Alpinismo dal 1983
  • Membro del Soccorso Alpino (CNSA) dal 1984 al 2007
  • Direttore dei corsi di alpinismo dal 1989 al 2000, nel 2007 e dal 2010 a tutt’oggi
  • Presidente della Scuola di alpinismo e sci alpinismo della provincia di Sondrio “L. Bombardieri
  • Responsabile della Palestra di Arrampicata località Sassella (Sondrio)
  • Membro della Commissione Regionale di Alpinismo dal 1986 al 1989 e dal 1992 al 1998
  • Presidente della Sezione Valtellinese del C.A.I. nel 2010 e attualmente Consigliere.

Attività Extraeuropea

  • 1986 Nepal Island Peak m. 6188
  • 1990 Pakistan – Spedizione Città di Sondrio – Hindokush Istor- o – nal nord m. 7373 (Prima salita Italiana)
  • 1993 Perù – Alpamayo m. 5947 –Quintaraju m. 6036 – Huascaran Sur m. 6787
  • 1995 Pakistan Karakorum – Lila Peak (tentativo di salita)
  • 1996 Pakistan KaraKorum – Lila Peak m. 6200 (prima ascensione assoluta in occasione del 125° della Sezione Valtellinese del C.A.I.)
  • 2000 Groenlandia – spedizione in ambiente isolato – nessun contatto con ambiente esterno
  • 2001 Kazakistan – Tien Shan – Kan Tengri m. 7010 (versante nord cresta ovest)
  • 2003 Pakistan Karakorum – Ghascerbrum 2 m 8035 (rinuncia per maltempo a m.6800)
  • 2005 Nepal –Ama Dablam m. 6856
  • 2005 Trek in Patagonia – Cerro Torre e Torri del Paine
  • 2006 Nepal – Pumori m.7165 (rinuncia per maltempo); 2007 Tibet – Cho Oyu m. 8201 Spedizione Valtellina (rinuncia per maltempo m 7200) ;
  • 2007 Tibet – Spedizione Valtellina 2007 Cho Oyu m. 8201(t);
  • 2008 Argentina – Aconcagua m. 6960
  • 2009 Sci Alpinismo in Marocco
  • 2009 Sci Alpinismo in Caucaso- Elbrus m. 5642
  • 2011 Sci Alpinismo in Groenlandia (GRUPPO AMICI INTERNAZIONALI SCI Alpinismo -GAISA)
  • 2011 Nepal – Chulu West m. 6419 e trek. Annapurna
  • 2012 Sci Alpinismo in Georgia (GAISA)
  • 2013 Kenya – Monte Kenya punta Nelion m. 5188 (spedizione organizzata dal C.A.I. Giovani Sezione Valtellinese)
  • 2015 BOLIVIA – 1^ salita e discesca con gli sci del “Chearoco” (6127 m);
  • 2016 Sci Alpinismo alle isole Lofoten (Norvegia).

Motivazioni candidatura estesa:

Camillo Della Vedova è uomo di punta della Sezione Valtellinese del Club Alpino Italiano.

Vanta al suo attivo una intensa attività alpinistica che lo ha portato a raggiungere prima le principali vette nazionali e successivamente quelle internazionali, partecipando a numerose spedizioni alpinistiche extraeuropee.

E’ un assiduo frequentatore della sede, ha sempre collaborato e tuttora collabora attivamente in ogni iniziativa e manifestazione del C.A.I. Valtellinese, raduni sci alpinistici, gite sociali, ecc.

E’ doveroso sottolineare che ha sempre prestato la sua attività gratuitamente.

E’ sempre disponibile e prodigo di consigli con i giovani che vogliono approfondire la loro preparazione alpinistica, iniziata nei corsi, insegnando loro ad amare la natura e la montagna.

La filosofia che da sempre guida Camillo si può racchiudere in queste parole: “Non la vetta a tutti i costi, non solo l’impresa sportiva eclatante ma la ricerca di un rapporto con la natura tanto più avvincente quanto più aspra ed incontaminata. La capacità di assaporare ogni singola sfumatura, di quell’ambiente montano, tipica di chi non si limita a frequentare le pareti rocciose come fossero semplici palestre”.

 

MOTIVAZIONI DELLA GIURIA

Ha dedicato quaranta anni della sua vita all’alpinismo, non per la vetta a tutti i costi e neppure per le imprese più prestigiose (anche se queste ultime non gli mancano certo): bensì per la valenza sociale e costruttiva che l’alpinismo può avere, soprattutto se vissuto nell’ambito di un sodalizio come il Club Alpino Italiano, dove ha svolto i compiti che gli derivavano dalle sue cariche sociali con particolare dedizione. Quindi la sua è una storia umana votata al volontariato, all’insegnamento, al soccorso alpino e alle singole sfumature di chi vede nella montagna il terreno più adatto per manifestare la propria natura intimamente altruista.