2016: MIRELLA TENDERINI – PREMIO SPECIALE

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


MIRELLA TENDERINI

BIOGRAFIA

Mirella Vescovi nasce a Milano nel 1935. Incomincia a praticare in età giovanile l’escursionismo e l’arrampicata. Nel 1961 sposa Luciano Tenderini e abbandona un lavoro di funzionaria alla Comunità Europea a Bruxelles per gestire con lui rifugi in diverse località delle Alpi. Nel 1974 Mirella Tenderini, incomincia a occuparsi di libri d’arte presso Electa e altri editori e nel 1982 fonda un’agenzia letteraria internazionale per i libri d’arte e fotografica. Durante questo periodo si occupa delle edizioni straniere dei libri fotografici di Walter Bonatti, lo accompagna nelle presentazioni e lo assiste come interprete e traduttrice nelle sue conferenze, e inizia la sua attività di corrispondente italiana di “Mountain” che le apre le porte all’editoria di montagna internazionale. In Italia la collaborazione con ALP la porta alla fondazione e alla direzione di collane di libri montagna (“I Cristalli”, “I Licheni”, “Le Tracce” e “i Tascabili) per gli editori torinesi Vivalda e CDA. È autrice di libri di alpinismo e avventura (Gary Hemming, Il Duca degli Abruzzi, Le nevi dell’Equatore, Tutti gli uomini del K2, La Lunga notte di Shackleton, Isabelle amica del deserto e altri) alcuni dei quali tradotti in diverse lingue e vincitori di premi letterari. Traduce libri da quattro lingue ed è chiamata a far parte della giuria di numerosi premi letterari e cinematografici sull’alpinismo. Tiene conferenze sull’alpinismo in Italia e all’estero (Francia, USA, India). Attualmente cura le collane “Oltre Confine” e “I Miti” dell’editore Alpine Studio di Lecco e collabora all’annuario dell’Himalayan Club.

MOTIVAZIONE DELLA CANDIDATURA

Mirella Tenderini frequenta la montagna da sempre e abita in montagna dal 1961. Di montagna si è sempre interessata attivamente portando l’alpinismo italiano all’estero e quello degli altri Paesi in Italia.

La sua attività editoriale e la sua passione per le ricerche la portano in giro per il mondo e a contatto con alpinisti di diverse nazionalità con i quali sviluppa legami di amicizia. La casa di Mirella e Luciano Tenderini, ai piedi della Grigna, è un laboratorio di idee, un rifugio aperto e frequentato da alpinisti, molti dei quali famosi. Personaggi come Bonatti e Cassin – amici da sempre – ma anche Alfonso Vinci e Kurt Diemberger sono di casa, e altri vengono dall’estero: Don Whillans e gli americani Tom Frost, JimBridwell, Allen Steck, John Harlin J. si incontrano con alpinisti italiani e con i giovani scrittori che Mirella guida nel difficile percorso della scrittura. Anche dopo la morte di Luciano l’azione culturale di Mirella prosegue: lucida, instancabile e coraggiosa continua a scrivere, a curare libri di alpinismo e a far conoscere l’alpinismo italiano all’estero e l’alpinismo estero in Italia.