2012: ADOLFO PASCARIELLO – PREMIO DEL PUBBLICO

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


ADOLFO PASCARIELLO

BIOGRAFIA

2012 Adolfo PascarielloNato nel 1951, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia e la Specializzazione in Radiologia e Diagnostica per Immagini, Adolfo Pascariello ha iniziato a lavorare come Medico Radiologo all’Ospedale di Varallo e poi all’Istituto Scientifico di Veruno (NO). La professione medica lo vede impegnato non solo accanto ai malati, ma anche nell’organizzazione di reti di cura rivolte a coloro che faticano a orientarsi nella ricerca dello specialista e della struttura idonea ad affrontare il loro problema. Non trascura l’aspetto scientifico della professione, testimoniato dalle pubblicazioni scientifiche internazionali.
La montagna lo vede protagonista in numerose attività, dall’alpinismo classico sul Monte Rosa al servizio in rifugio (da ragazzo è stato anche tra i “Capanatt” alla vecchia Capanna Regina Margherita). Aiuta, coordina, organizza e documenta le più varie attività alpine. La storia del Soccorso Alpino sul Monte Rosa è documentata nel libro La Corda d’Argento.
Insieme a Silvio “Gnaro” Mondinelli, Renato Andorno e altri amici, fonda l’Associazione Amici del Monte Rosa ONLUS la cui missione è l’aiuto alle popolazioni nepalesi. L’Associazione costruisce la scuola elementare di Namche Bazar, a 3400 m nella valle del Khumbu, inaugurata nel 2000, e sostiene l’insegnamento con personale docente, strutture ed apparecchiature: attualmente la scuola è frequentata da 120 bambini. A carico dell’Associazione sono 20 adozioni a distanza di studenti cui vengono garantiti studio, vitto e alloggio. Successivamente l’Associazione, con Adolfo Pascariello Presidente e Silvio “Gnaro” Mondinelli testimonial ed esecutore dei lavori, costruisce l’ospedale di Maleku, nel distretto di Dhading, sulla Prithvi Highway che collega Kathmandu a 60 distretti nepalesi. L’ospedale, inaugurato nel 2005 con 20 posti letti, sala parto, laboratorio analisi e radiologia, fornisce circa 3000 ricoveri ogni anno oltre ad un alto numero di prestazioni ambulatoriali. Nel 2012 Adolfo Pascariello partecipa all’organizzazione del progetto 7milamiglialontano, affidando un’auto Great Wall a Mondinelli che parte dalla Valsesia, attraversa Europa ed Asia per portare a conoscenza l’aiuto alle popolazioni nepalesi, e insieme a Pascariello consegna in regalo all’ospedale di Maleku l’auto convertita ad ambulanza.
Adolfo Pascariello mantiene contatti quasi quotidiani con i collaboratori nepalesi, e verifica personalmente le attività scolastiche e ospedaliere recandosi in Nepal una o più volte all’anno.
Parallelamente al lavoro di medico, coltiva l’attività letteraria che gli procura riconoscimenti e premi. Collabora con personaggi della cultura quali lo scomparso fotografo di montagna Gianfranco Bini (Lassù gli Ultimi). Si distingue soprattutto come storico e cultore delle tradizioni locali e del patrimonio artistico della Valsesia. E’ Socio Accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna.
Molti i libri pubblicati, tra cui citiamo Il Dono della Memoria, La Corda d’Argento, Sopra la Parete .
Fra le numerose iniziative rivolte alla crescita sociale e culturale della comunità e della popolazione della Valsesia, citiamo la fondazione dell’Alpàa, fiera mostra-mercato che si tiene a Varallo ogni anno, in occasione dell’inalpamento, giunta quest’anno alla 36° edizione; i Campionati Mondiali ed i Campionati Europei di Canoa Fluviale; il Premio Lancia; il Carnevale di Varallo.

MOTIVAZIONE DELLA CANDIDATURA

Candidiamo Adolfo Pascariello principalmente per la sua opera a favore delle fasce più deboli della popolazione, siano esse sulle montagne di casa o in luoghi lontani, per la lungimiranza dei suoi progetti non di tipo assistenzialistico, ma volti a creare basi reali di miglioramento delle condizioni di vita della gente, nelle Alpi o in Himalaya, senza mai dimenticare le origini e le tradizioni montanare. Di lui sottolineiamo l’impegno divulgativo nelle attività di montagna a 360 gradi, alpinismo e soccorso, tradizioni culturali, comprese quelle enogastronomiche, scienza e ricerca, tutte con il comune denominatore delle terre alte. Ci piace ricordare infine il suo legame personale con la montagna e la passione con cui ha continuato a frequentarla non solo nonostante le molteplici incombenze lavorative e le fatiche dello scrittore, ma anche superando momenti difficili e dimostrando che con pazienza e costanza si possono superare limiti che talvolta ci sono imposti.
Persona modesta e schiva, lontano dal protagonismo, si trasforma quando parla delle sue creature, principalmente la scuola di Namche e l’ospedale di Maleku, rendendo partecipi tutti dell’importanza del lavoro dell’associazione di cui è presidente. Ci sembra quindi che Adolfo Pascariello ben interpreti lo spirito del premio per la sua attività per e nella montagna, a favore dei più deboli, con intenti divulgativi in campo scientifico e letterario.