2017: le motivazioni della giuria

PREMIO MARCELLO MERONI

Dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo


Il verbale della giuria

Qui sotto l’elenco dei premiati con le motivazioni della giuria di cui hanno fatto parte

  • Massimo Pantani, direttore della Scuola “Silvio Saglio” del CAI-SEM;
  • Tiziano Bresciani, direttore della Scuola Regionale Lombarda del CAI;
  • Roberto Crespi, presidente della sezione CAI-SEM;
  • Nicla Diomede e Franco Meroni, familiari di Marcello;
  • Marco Albino Ferrari, scrittore e giornalista;
  • Alessandro Gogna, alpinista e divulgatore di fama Internazionale;
  • Giacomo Galli e Antonio Colombo, rappresentanti del comitato fondatore del Premio;
  • Gian Battista Bischetti, Presidente del Corso di Laurea in “Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano” dell’Università della Montagna UNIMONT – Università degli Studi di Milano.

CULTURA: Teresio Valsesia

Per la sua costante e determinata azione divulgativa del mondo delle terre alte. Il suo approccio ponderato e consapevole ha segnato un lungo percorso di impegno personale teso a trasmettere gli aspetti meno noti delle sue montagne ossolane, e non solo. Il suo ricco volume “Val Grande ultimo paradiso”, più volte rieditato, ha contribuito a sensibilizzare le istituzioni pubbliche sul gioiello naturalistico che si estende a ovest del Lago Maggiore, fino ad ottenere la nascita del Parco Nazionale, nel 1993.

SOLIDARIETA’: Giuliano Stenghel

Dopo una prima parte di vita dedicata all’arrampicata estrema su roccia, con impressionanti prime salite di rilevanza storica, Giuliano Stenghel, a tutti noto come Sten, vive la disperazione della scomparsa prematura della moglie e fonda con alcuni amici l’associazione Serenella, in memoria. Da parecchi anni l’associazione sfida ogni giorno, con notevole successo, la difficoltà di reperire donazioni solidali verso le persone e i bambini che si trovano in condizione di grande povertà. I progetti realizzati sono ormai centinaia (sparsi in tutto il mondo), migliaia i bambini adottati a distanza. L’associazione si è impegnata direttamente con la costruzione di case, scuole, orfanotrofi, pozzi, acquedotti, con il finanziamento di cure ospedaliere o interventi chirurgici, l’invio di medicinali, l’emergenza fame, ecc. Chi fa parte di Serenella è consapevole di dare e basta… rimanendo quindi a carico dei soci, in modo assolutamente volontario, ogni spesa organizzativa.

ALPINISMO: Camillo Della Vedova

Ha dedicato quaranta anni della sua vita all’alpinismo, non per la vetta a tutti i costi e neppure per le imprese più prestigiose (anche se queste ultime non gli mancano certo): bensì per la valenza sociale e costruttiva che l’alpinismo può avere, soprattutto se vissuto nell’ambito di un sodalizio come il Club Alpino Italiano, dove ha svolto i compiti che gli derivavano dalle sue cariche sociali con particolare dedizione. Quindi la sua è una storia umana votata al volontariato, all’insegnamento, al soccorso alpino e alle singole sfumature di chi vede nella montagna il terreno più adatto per manifestare la propria natura intimamente altruista.

AMBIENTE: Custodiamo la Valsessera

Per il suo pluriennale impegno volto alla salvaguardia del patrimonio naturale e culturale della valle prealpina biellese. Un azione incisiva che si è espressa su più fronti, tenendo però come priorità l’opposizione ai cantieri di una nuova diga che sostituirebbe l’attuale Diga delle Miste. La battaglia contro il nuovo sbarramento ha avuto carattere multiforme: raccolta firme, stesura di un ricorso depositato al Tribunale delle Acque Pubbliche, organizzazione di incontri pubblici e convegni per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica. Ed è riuscita infine a raccogliere l’appoggio del Cai Valsesia, dell’Anpi e di altre associazioni. Ora tutte in attesa dei pronunciamenti degli organi preposti.

MENZIONE SPECIALE: Stefano Piana

Per la sua contagiosa capacità di coinvolgere e entusiasmare gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Campomorone Ceranesi sui temi legati alla cultura e alla natura delle montagne. Oltre al normale percorso scolastico, le “Classi della montagna” con il proff. Piana (appoggiato dal Cai di Bolzaneto) possono vivere un particolarissimo “stimolo alla conoscenza” che li porta ad allestire piccoli spettacoli teatrali, gite sui sentieri, letture sulle vaste tematiche che riguardano il mondo alpino e appenninico. Se in Italia il 52 per cento del territorio si trova in montagna, allora una consapevolezza maggiore sulle potenzialità di questi ambienti peculiari diventa necessaria: il proff. Piana– senza tornaconto diretto – ci sta lavorando con i suoi alunni.